
La Legge 15 maggio 2025, n. 76, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 26 maggio ed entrata in vigore il 10 giugno 2025, rappresenta una svolta normativa significativa, dando finalmente attuazione, dopo 75 anni, all’art. 46 della Costituzione che garantisce ai lavoratori il diritto di partecipazione alla gestione delle imprese.
I princìpi culturali alla base della norma sono profondi e innovativi, in quanto mirano a superare la storica separazione tra capitale e lavoro, valorizzando il capitale umano come asset strategico in una realtà demografica complessa e leva di engagement e fidelizzazione. Tali princìpi sono altresì finalizzati al raggiungimento di una democrazia economica, che pone al centro il contributo di tutti gli stakeholder aziendali, promuovendo un modello di impresa orientato alla sostenibilità e alla partecipazione condivisa come risposta alle trasformazioni del mondo del lavoro, alle nuove generazioni e all’innovazione organizzativa.
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Nel percorso legislativo la stesura della norma ha visto come protagoniste la Fondazione Capitale & Lavoro, presieduta da Giuseppe Milan, nata nel 2024 con l’obiettivo di promuovere modelli partecipativi concreti in ambito impresa-lavoro e la CISL che ha guidato la proposta d’iniziativa popolare raccogliendo 400.000 firme, sostenuta da figure come Daniela Fumarola. La legge è stata poi approvata da Camera e Senato con ampia condivisione politica con il fondamentale contributo, nel dibattito parlamentare, dell’Onorevole Lorenzo Malagola, della Senatrice Paola Mancini e con l’appoggio della Presidenza del Consiglio. A garanzia della corretta attuazione delle norme e promozione delle best practice è stata anche prevista l’istituzione di una Commissione permanente presso il CNEL.
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La legge introduce quattro forme di partecipazione:
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Gestionale, intesa come la possibilità di includere rappresentanti dei lavoratori nei Consigli di amministrazione o di Sorveglianza, secondo i modelli dualistici o monistici previsti dal Codice civile.
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Economico-finanziaria, con l’introduzione di incentivi fiscali nel caso di redistribuzione degli utili di impresa o di dividendi da piani azionari. Nel primo caso, se la misura di redistribuzione è ≥ 10%, viene prevista l’applicazione di un’aliquota d’imposta ridotta al 5% fino a 5.000 €; nel secondo, invece, viene prevista una tassazione del 50% fino a 1.500 €. Entrambe le misure sono applicabili per il 2025.
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Organizzativa, con l’istituzione di commissioni paritetiche finalizzate alla predisposizione di proposte di piani di miglioramento e di innovazione dei prodotti, dei processi produttivi, dei servizi e dell'organizzazione del lavoro nonché alla nomina di figure aziendali dedicate a piani di welfare, politiche retributive, qualità dei luoghi di lavoro, conciliazione, genitorialità, diversità e inclusione delle persone con disabilità.
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Consultiva, con la previsione che le rappresentanze sindacali unitarie o aziendali, ove previste, le strutture territoriali degli enti bilaterali di settore ed i lavoratori possano essere preventivamente consultati sulle decisioni aziendali tramite apposite procedure stabilite dai CCNL, i quali definiscono la composizione delle commissioni paritetiche per la partecipazione consultiva nonché le sedi, i tempi, le modalità e i contenuti della consultazione.
Per le imprese, la norma rappresenta una opportunità concreta di reimmaginare la governance aziendale, coinvolgere i dipendenti nei risultati economici, costruire processi di miglioramento partecipativi e rafforzare il senso di appartenenza e responsabilità.
In questo contesto emergente, DamaLab ha promosso il convegno NormAttivaMente:
“Una nuova cultura d'impresa: la legge 15 maggio 2025 N. 76 tra strumenti di retention e valorizzazione del capitale umano.”
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Con l’obiettivo di supportare l’interpretazione operativa della legge, fornendo strumenti concreti, esempi reali, incentivi e modelli applicativi: governances partecipative, piani di engagement economico-finanziario, commissioni aziendali, formazione interna, consultazione preventiva, welfare collaborativo.
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Grazie al convegno NormAttivaMente istituzioni, imprenditori, responsabili HR, consulenti e sindacalisti avranno uno spazio di dialogo proattivo in cui esplorare le modalità di attivazione delle diverse forme di partecipazione previste dalla Legge 76/2025 valutandone i benefici tangibili, nonché confrontarsi sulle nuove disposizioni in tema di coinvolgimento nei processi decisionali, accesso agli utili, governance inclusiva e processi di miglioramento continuo.
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