Diario di un viaggio che racconta di noi...
Il punto d'incontro che prima non c'era

Castelsaraceno, paesino incastonato tra l’appennino Lucano e il Parco del Pollino:
qui troviamo il ponte tibetano più lungo al mondo.
E cosa ci fa questo ponte nel bel mezzo del nulla?
Un ponte aiuta ad attraversare, un ponte mette in connessione due sponde, un ponte aiuta a compiere un passaggio solitamente complicato, difficile o molto lungo; aiuta a superare gli ostacoli, collega luoghi separati, rende il mondo più accessibile a tutti: un ponte aiuta ad accorciare strade.
E cosa rappresenta un ponte?
Rappresenta un flusso di abitudini, idee e concetti: la fusione di due soggetti fino ad allora sconosciuti; rappresenta un passaggio che dobbiamo compiere o una sfida che dobbiamo affrontare.
Spesso nella vita abbiamo bisogno di un ponte che ci consenta di passare da una sponda all'altra, che ci metta in connessione tra il qui e l'oltre.
Come si costruisce un ponte?
Partendo da una parte e dall’altra, arrivando fino al punto d’incontro: un incontro che deve combaciare; un incontro calcolato, studiato e desiderato, affinché perfettamente accada.
Siamo certi che un ponte unisce, consolida e costruisce un rapporto e una relazione, aprendoci ad un nuovo inizio, qualunque esso sia.
La Pasqua, per un cristiano è questo punto di incontro, dove la vita incontra la morte e rilancia ad una nuova vita.
Auguriamo a ciascuno di voi di poter costruire ponti nella vita, di poterli attraversare con fiducia, coraggio e con il cuore aperto alla rinascita e alla speranza. Che avvenga “quell’incontro”, fino a quel momento impossibile, e apparentemente molto lontano perché perfettamente accada.
Auguri di buona Pasqua!

I Redazionari di HOLOS
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